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A colloquio con un locale Libero Muratore di Rito Scozzese Antico e Accettato

"Noi Massoni pontini"

"I Massoni di Latina sono stimati professionisti e non hanno proprio nulla da nascondere"

 

Quel che ci ha subito colpito è lo studio. Tapezzerie robuste ed ondeggianti che una piccola intercapedine separa dal muro a rappresentare una infinità di paesaggi dai colori tenui, delicati, idilli nel gusto del diciottesimo secolo con uva, vendemmiatori, contadini affaccendati con le maniche arrotolate ai bicipidi. Ed ancora pastorelle tutte fiocchi e sorrisi, con in grembo candidi agnelli sul greto di specchi d'acqua... Poi lui, iscritto in Massoneria da diverso tempo ed appassoniato studioso di storia, politica, esoterismo e storia delle religioni. Simpatico, cordiale, confessa di avere una laurea nel cassetto e di aver tentato - fino a qualche tempo fa - di prenderne un'altra in Fisolosofia all'Università Pontificia Salesiana. "Ma per il momento ho lasciato perdere" - dice - "lavoro a Latina e non riesco a frequentare con regolarità"

Innanzitutto, cosa è la Massoneria?"E' difficile dare una definizione precisa e puntuale. Soprattutto in un'intervista si rischia di essere superficiali a tutto svantaggio di chi legge. Il noto filosofo tedesco Johann Gottlieb Fichte (1762-1814) ha scritto nella sua Filosofia della Massoneria che è l'unica istituzione umana che non si risolva in una qualsiasi utilità. Suo scopo è la ricerca del suo stesso scopo: la ricerca pura in sé e per sé. A questo modo essa non eleva alcuna barriera tra sé e qualsiasi istituzione umana, giacché chiunque puo' farne parte senza rinunciare al proprio io, sicuro di trarne beneficio per la propria educazione intellettuale e morale. In tutti i Templi Massonici, incluso quello di cui faccio parte, si incontrano persone di tutte le religioni ed estrazioni politiche con forse l'unica eccezioni delle frange estreme. Diciamo tutto l'arco costituzionale..."

Nobili scopi..."E si consideri che, nel libero confronto alla libera ricerca - pluridisciplinare e sincretica in cui sono coinvolte religoini, scienza, psicologia, antropologia - il tutto a livelli accademici, è affiancata la nota attività filantropica ed umanitaria.

Certo. C'è un pero': se dagli scandali politico-finanziari la Massoneria è uscita più o meno pulita (la Commissione Anselmi giudicò la Massoneria vittima della P2 di Licio Gelli) resta che l'Istituzione continua un po' a puzzare di società segreta e a porsi ambiguamente col famoso articolo 18 della Costituzione. In particolare, è quasi un luogo comune chiedersi perché tutti questi misteri, questi segreti, se non c'è nulla da nascondere... "Quello della segretezza è uno dei temi più abusati della letteratura anti-massonica. Che non sia un'associazione segreta è noto e manifesto a tutti. Cosa c'è di segreto nella Massoneria? Se ne conoscono le origini. Della sua storia se ne occupano tutti i testi, non solo universitari ma anche scolastici, i nomi dei Massoni sono risaputi: Mozart, Pascoli, D'Annunzio, Carducci, Mazzini, fino ad arrivare al più illustre di tutti, almeno in Italia: Giuseppe Garibaldi, primo Gran Maestro (la massima autorità nazionale, ndA) del Grande Oriente d'Italia. I nomi degli iscritti sono regolarmente depositati presso le autorità competenti. In più, riguardo al corpus dottrinario della nostra Istituzione, non vi è alcun segreto o obbligo al segreto. Ci sono centinaia di saggi sulla simbologia, sui rituali e sulle cerimonie massoniche, anche nelle librerie della nostra città; c'è anche una rivista bimestrale, Massoneria Oggi , che è in vendita presso le edicole e le librerie delle principali città. Purtroppo non a Latina ma è già sufficiente cercarle a Roma, per esempio..."

Concederà che c'è, se non segretezza, almeno un minimo di riservatezza. Per dirne una lei ci ha chiesto di non scrivere il suo nome, di omettere il nome e l'ubicazione della Loggia nonché dell'Obbedienza nazionale di cui fa parte... "La riservatezza è un fatto normale della vita di ogni giorno. I vostri affari privati appartengono soltanto a voi e giustamente ritenete non opportuno parlarne con tutti. Il valore di certi affari riservati è commisurato alla capacità di tenerli riservati. Come riservati sono i consigli di Amministrazione di società commerciali, di banche, di enti... Marito e moglie hanno accordi tra di loro che nessuno deve conoscere. Senza contare, poi, che molte cose rimangono segrete e misteriose perché non abbiamo la voglia o la capacità di apprenderle ma le "riservatezze" di cui parlo, ripete, sono ampliamente pubblicate e diffuse. Esiste una bibliografia illimitata sull'argomento".

Possiamo chiederle di chiarire la sua posizione metafisica? Non solo cattolico, se è volete arrivare. Mi sento di tutte le religioni, di nessuna in particolare. Mi piace ripetere, con Ibn-Arabi, che il mio cuore è divenuto capace di tutte le forme. E' una prateria per le gazzelle, un monastero per i monaci cristiani, un tempio per gli idoli, la ka'aba del pellegrino, le tavole della Torah e il Libro del Corano. Io professo la religione dell'amore e qualsiasi direzione prendano i suoi cammelli, l'amore è la mia religione e la mia fede".

Un'ultima domanda. Chi sono i Massoni pontini? "Stimati professionisti. Tutta gente per bene che non ha nulla da nascondere".

Nel congedarci apprendiamo che nel nostro territorio non solo è presente una Loggia ma che a Roccagorga c'è perfino un Museo Massonico. Più trasparenti di così...


 

Un commento: quante cose su cui riflettere

La verità? Un elefante al buio

 

La tolleranza è uno degli elementi essenziali della Massoneria e della sua antropologia. La Tolleranza di Bodin (La République), di Montaigne (De la liberté de coscience) e di Spinoza, Locke, Mill. Facile citare "La favola dei tre anelli" già narrata da Boccaccio nel Decamerone e da Lessing in Nathan il saggio . Un uomo potente e ricco possiede un anello di inestimabile valore che, per tradizione, viene tramandato di padre in figlio. Esso è il simbolo dell'autorità che ogni padre lascia al figlio più degno. Si verifica pero' il fatto che un padre abbia tre figli e che li reputi parimenti intelligenti, buoni e degni, verso i quali rivolge lo stesso amore. Non sapendo a quale dei tre dare l'anello, ordina ad un esperto orafo di forgiare altri due anelli, esattamente identici a quello vero, in modo tale che nessuno possa distinguerli. E li dona ai tre figli raccomandando loro di custodirli come se ognuno fosse certo di possedere quello vero. Tranne il padre, nessuno dei figli saprà mai chi è il possessore dell'anello autentico. Nella versione di Boccaccio, la favola è narrata dal saggio ebreo Melchisedech al sultano Saladino che lo aveva invitato a dichiarare quale delle tre religioni egli ritenesse vera: se l'Ebraismo, l'Islamismo o il Cristianesimo. Tolleranza come rispetto. Si arriva inevitabilmente al concetto di "verità". La verità è assoluta o relativa? Assoluta per la tirannia, per il fanatismo o settarismo politico, per la chiesa cattolica e, in genere, per tutte le religioni rivelate. Relativa secondo la Massoneria. Insomma mai irrigidirsi - nell'insegnamento massonico - in una posizione, un punto di vista, una pratica ma ammettere contemporaneamente la possibilità di modi di vedere diversi ed anche opposti. In ambienti massonici si è arrivati anche ad una esasperazione della scienza e dell'ateismo materialista. E' da questa prospettiva che si comincia a penetrare il senso dell'attitudine essenziale dell' esoterismo. Il concetto di verità nei termini di una parabola sufi : la racconta Rumi nel Mathnavi e ha per oggetto un elefante che, toccato da diverse persone al buio, appare a ciascuna in modo diverso - un tubo nell'acqua, un ventaglio, una colonna, un trono - senza che si possa dire che ciascuna interpretazione non abbia la sua parte di verità. E' il concetto indù di punto di vista, darshana . Crediamo che questo concetto di verità relativa sia la radice dell'autentica tolleranza che non è "sopportazione" spesso infastidita del diverso ma accettazione convinta delle indefinite sfumature della Verità, legittimazione effettiva della pluralità

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