GIOVANI PER UN MONDO UNITO

La Parola di Vita


marzo 1996

«Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma
chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete,
anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente
di acqua che zampilla per la vita eterna»(Gv 4, 13-14).


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Giovanni evangelista narra un episodio per il quale è difficile trovare un aggettivo, come del resto per tutto quanto riguarda la vita di Gesù. Leggilo e vi sentirai la presenza di qualcuno che non viene da questa terra: è profeta e conosce l’intimo dell’uomo, è Messia e parla di salvezza: promette un’acqua che viene dal cielo ed è «il dono di Dio».
Era mezzogiorno in Samaria e Gesù, giunto in una città chiamata Sicar, stanco del viaggio, si siede presso un pozzo. Ad una donna che s’appressa ad attingere acqua, chiede: «Dammi da bere». Ma la samaritana, dato che i giudei non avevano buoni rapporti con i samaritani, gli esprime meraviglia per quella domanda. Al che, Gesù risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!" tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva» (Gv 4,10).
La donna gli fa ancora notare che lui non ha con che attingere e che non era certo più grande di Giacobbe che aveva costruito quel pozzo. Ed è a questo punto che Gesù, per spiegare il suo pensiero, pronuncia le parole:

«Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna»

Come puoi osservare, Gesù non si ferma al significato materiale della parola «acqua». Si serve di questo termine per parlare alla samaritana (e quindi a tutti quelli che avrebbero conosciuto le sue parole) di una realtà superiore, invisibile e divina.
Sulla bocca di Gesù l’acqua viva, cioè di sorgente, diventa simbolo del dono che Egli è venuto a portare all’umanità e quindi anche a noi, anche a te.
Come l’acqua viva, nelle terre aride di molte zone del vicino Oriente, è quanto mai preziosa perché disseta l’uomo e fa germogliare la vita, così, il dono di Gesù genera la vita soprannaturale in te e appaga la tua profonda sete. L’acqua naturale non potrebbe mai soddisfarti per sempre, soltanto l’acqua di Gesù può darti la pienezza.

«Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna»

Giacché il dono che Gesù comunica ti soddisfa, non dovrai più cercare altrove per raggiungere il fine della tua vita, la tua felicità. L’hai trovata in Gesù.
E Gesù non ti da una determinata quantità d’acqua, che devi provvedere ogni giorno. L’acqua viva in te che la ricevi, diventa «fonte» e cioè «forza» che agisce nel tuo intimo, che dà una vitalità nuova, che penetra tutto i tuo essere e attraverso te agisce anche su altri.
E quest’acqua non segue il destino dell’acqua naturale che, quando viene a stagnare, marcisce. Al contrario, essa zampilla in te per la vita eterna.

«Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna»

Ma - ti chiederai - che cosa è quest’acqua della quale parla Gesù?
Gesù dando l’acqua, che genera la vita soprannaturale, dà se stesso.
Gesù presente nel tuo intimo, come vita nuova, dà un «modo di essere» totalmente nuovo. È lui che vive in te. E questo può, come avviene nei santi, trasparire anche nei tuoi gesti più semplici e può colpire le persone che avvicini.

«Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna»

Come mettere allora in pratica questa parola di vita? Se Gesù è la sola pienezza che può appagare la sete più profonda, niente di meglio che scegliere Lui come ideale nella tua vita. Un ideale si sceglie, si studia, si ama, si segue, si imita. Con un ideale ci si immedesima. Ma dove troverai Gesù per sceglierlo, per studiarlo, per seguirlo? Apri il Vangelo. Le sue parole sono Lui stesso. Vivile una per una. E vivi, in particolare, quelle che ti invitano ad amare come Lui insegna. Se così, farai non dovrai temere nulla per il futuro. Non avrai bisogno di programmare le tappe della tua maturazione spirituale. L’acqua zampillante, che Gesù comunica, avrà in sé l’energia per farti crescere e arrivare alla santità. A te, basterà essergli fedele con tutto il cuore.


Chiara Lubich

Il presente commento ad un brano tratto dalla liturgia del mese è proposto per informare la vita quotidiana viene tradotto in 84 lingue e idiomi, e raggiunge oltre 14 milioni di persone in tutto il mondo, attraverso stampa, radio e televisione.

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