GIOVANI PER UN MONDO UNITO

La Parola di Vita


maggio 1996

«Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo»(Mt 28, 20).


[Mese precedente] [La Parola di Vita] [Home page] [Mese successivo]

Gesù è risorto. Desiderando parlare coi discepoli, li invita su un monte della Galilea e dà loro le sue istruzioni per il futuro. Egli è attorniato nuovamente dagli Undici, che gli si prostrano dinanzi, pienamente coscienti che colui, che ora è in mezzo a loro, è il Signore del cielo e della terra. Il Padre ha dato al Figlio «ogni potere», anche quello di venire a giudicare il mondo negli ultimi tempi.
Gesù affida a sua volta ai discepoli la missione di annunziare la salvezza, in nome suo, a tutti i popoli. Il mandato avverrà attraverso il battesimo e «insegnando ad osservare» ciù che Egli ha comandato. Il battesimo, infatti, non basta: esso deve tradursi in vita vissuta. Ma la grandiosa impresa di portare la luce a tutte le nazioni non sarà opera umana, perché - dice Gesù:

«Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»

Prima di ritornare come giudice, Gesù continuerà ad essere vicino ai suoi discepoli e a sostenerli. Sarà presente tra loro, non solo in modo speciale quando si raduneranno attorno alla mensa a celebrare la sua morte e risurrezione ed a nutrirsi dell'Eucaristia, ma sempre ed in ogni luogo.
È iniziata dunque per l'umanità una nuova era caratterizzata da una presenza: Gesù risorto. Questa presenza è la realtà unificante del mondo, che raduna di continuo «tutte le genti» di ogni epoca, di ogni latitudine, e le introduce nel regno d'amore del Padre. Questa presenza costituisce la Chiesa nella sua essenza più profonda.

«Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»

Gesù e chiamato l'Emmanuele che significa: Dio-con-noi. Con la sua risurrezione Egli è veramente con noi, vicino a tutti noi.
E, giacché Gesù è vivo fra noi, le parole che Egli ha pronunciato duemila anni fa non sono solo uno splendido ricordo d'una personalità del passato, ma quelle che egli rivolge adesso a me, a te, a ognuno di noi, personalmente.
È a noi che porta conforto e salvezza: è noi che continua a servire, soprattutto se siamo poveri, soli, nella prova. È noi che Egli aiuta nelle cadute, che incoraggia nelle difficoltà.

«Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»

Egli vive nella sua Chiesa. Dove allora possiamo incontrarlo? Dove meglio raggiungerlo?
Egli è dietro l'angolo, è accanto a me, a te.
Si nasconde nel povero, nel disprezzato, nel piccolo, nell'ammalato, in chi chiede consiglio, in chi e privo di libertà. È nel brutto, nell'emarginato... Lo ha detto: «...ho avuto fame e 'mi' avete dato da mangiare...» (Mt 25, 35).
È presente nella comunità che attua il suo insegnamento. Anche in una piccolissima comunità, come quella che può realizzarsi in famiglia, o fra amici, o fra compagni di lavoro: bastano, infatti, due persone o tre, unite nel suo nome.
È presente quando, così, uniti e concordi, preghiamo. E la sua presenza rende efficace la domanda.
La sua presenza si manifesta come assistenza e aiuto a coloro che Io annunciano al popolo. Anche a tutti noi, dunque, che siamo chiamati a testimoniarlo.
Egli è presente in coloro che sono stati scelti come suoi ministri.
E infine, lo sai: Egli è là, su tutti i punti della terra, nell'Eucaristia.
Che vuoi di più?
Impariamo, durante questo mese, a scoprirlo li dov'è. Lasciamoci rivolgere le sue divine parole. Lasciamo che ci dia la sua mano potente.


Chiara Lubich

Il presente commento ad un brano tratto dalla liturgia del mese è proposto per informare la vita quotidiana viene tradotto in 84 lingue e idiomi, e raggiunge oltre 14 milioni di persone in tutto il mondo, attraverso stampa, radio e televisione.

[Mese precedente] [La Parola di Vita] [Home page] [Scrivici] [Mese successivo]