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La Parola di Vita


dicembre 1997

«Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!»
(Lc 3, 4).


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In questo tempo d'Avvento, ecco una nuova "parola", che siamo invitati a vivere.
L'evangelista Luca la riprende da Isaia, il profeta della consolazione. Per i primi cristiani, essa va riferita a Giovanni il Battista, che ha preceduto Gesù.
E la chiesa, in questo tempo che precede il Natale, presentando appunto il Precursore, ci invita alla gioia, perché il Battista è come un messaggero che annunzia il Re. Questi, infatti, sta per venire. È vicino il tempo in cui Dio compie le sue promesse, perdona i peccati, dona la salvezza.


«Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!»

Ma se questa è parola di gioia, è anche un invito ad un nuovo orientamento di tutta la nostra esistenza, ad un cambiamento radicale della vita.
Il Battista invita a preparare la strada del Signore. Ma qual'è la strada?
Gesù, annunziato dal Battista, prima d'uscire a vita pubblica per iniziare la sua predicazione, è passato per il deserto.
"Gesù, prima di uscire a vita pubblica per iniziare la sua predicazione, è passato per il deserto. Questa è la sua strada".
E nel deserto, se ha trovato la profonda intimità col Padre suo, ha incontrato anche le tentazioni, facendosi solidale cosė con tutti gli uomini. E ne è uscito vincitore. È la stessa strada che ritroviamo poi nella sua morte e resurrezione. Avendo Gesù percorso la sua strada sino in fondo, diventa egli stesso "via" per noi che siamo in cammino.
È lui stesso la via per la quale dobbiamo incamminarci per poter realizzare sino in fondo la nostra vocazione umana, che è entrare nella piena comunione con Dio.
Ognuno di noi è chiamato a preparare la via a Gesù, che vuole entrare nella nostra esistenza, perché egli possa venire in noi.
Bisogna preparargli la strada, togliendo gli ostacoli ad uno ad uno: quelli posti dal nostro modo limitato di vedere, dalla nostra volontà debole.
Occorre avere il coraggio di scegliere fra una nostra strada e la sua per noi, fra la nostra volontà e la sua volontà, fra un programma voluto da noi e quello pensato dal suo amore onnipotente.
E una volta presa questa decisione, lavorare per adeguare la nostra volontà recalcitrante alla sua.
Come? I cristiani realizzati insegnano un metodo buono, pratico, intelligente: ora, adesso.
Nel momento, togliere sasso dopo sasso perché non più la nostra volontà viva in noi, ma la sua.
Avremo così vissuto la Parola:


«Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!»


Chiara Lubich



Il presente commento ad un brano tratto dalla liturgia del mese e proposto per informare la vita quotidiana viene tradotto in 84 lingue e idiomi, e raggiunge oltre 14 milioni di persone in tutto il mondo, attraverso stampa, radio, televisione ed internet.

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