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La Parola di Vita


agosto 1997

«Ha guardato l'umiltà della sua serva»
(Lc 1, 48).


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«Ha guardato l'umiltà della sua serva»
Sai a che punto del Vangelo si trovano queste parole? Sai chi le ha pronunciate? Certamente sì.
Maria è nota ai cuori degli uomini e quindi anche al tuo: s'è fatta strada come solo una madre sa fare. Ed ha pronunciato queste parole allorché ha innalzato a Dio, dinanzi ad Elisabetta, sua cugina, il canto chiamato «Magnificat». Esso inizia così:
«L'anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva» (Lc 1, 46-48).



«Ha guardato l'umiltà della sua serva»

Dio che «guarda» è un'espressione usata nell'Antico Testamento. E indica l'amore attivo di Dio che pensa ad intervenire in aiuto dei suoi. Qui «guarda» Maria per arrivare alla salvezza dell'umanità.
«Umiltà» significa piccolezza, nullità,contare poco; è la condizione per essere «serva» di Dio.


«Ha guardato l'umiltà della sua serva»

Ma perché Dio ha guardato Maria? Per scegliere lei giovinetta fra tutte le ragazze del mondo ed affidarle un compito incredibile: divenire madre del Figlio di Dio, di Gesù-Dio.
Ma se Maria ha avuto un tale destino, tutti siamo in un certo modo «guardati» da lui. Se così non fosse, Gesù non potrebbe dire per ciascuno di noi quella frase che sempre commuove: «Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati» (Mt 10, 30).
Sì anche tu sei «guardato» da Dio. Egli ha pensato per te una magnifica storia, ha previsto per la tua vita uno splendido disegno.
Potrai vivere questa storia, potrai realizzare questo disegno se compirai ogni giorno, ogni attimo,come Maria, la volontà di Dio.


«Ha guardato l'umiltà della sua serva»

Dice Lagrange, teologo francese, che in queste parole Maria non parla della sua umiltà, lei la vive.
Maria tiene davanti a Dio l'atteggiamento più perfetto. Osservi? Quale comportamento più intelligente, più indovinato, più conforme alla fede, per una creatura di fronte a Dio?
Non è forse logico presentarsi al Signore del Cielo e della terra, al creatore dell'universo, con una completa apertura alla sua parola, con un'assoluta disponibilità al suo volere, con una piena coscienza della propria piccolezza?
Mria è così.
E con questo atteggiamento ella collabora nella maniera più efficace all'azione di Dio.
Inoltre, poiché Maria si comporta così perfettamente, ella è modello di ogni cristiano. Così ogni credente, così tu stesso puoi diventare protagonista del tuo divino destino nella misura in cui accetti di morire a te stesso per lasciar posto all'agire di Dio.


«Ha guardato l'umiltà della sua serva»

Dio predilige in modo speciale le persone che il mondo emargina, disprezza, tiene in poco conto. È attraverso esse che egli usa manifestare la sua potenza.
Sta infatti srcitto: «Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla...» (1 Cor 1, 27-28).
Così è fatto quel Dio a cui noi crediamo. Egli non teme di macchiare l'idea della sua grandezza stando dalla parte del debole, dell'indifeso, del povero. Il nostro Dio è tale che manda in frantumi tutto ciò che può apparire sicurezza, forza, appoggio, come la ricchezza e l'onore.
Egli predilige i semplici. Come ha fatto con Maria, così in genere fa con coloro che lasciano il loro nome alla storia perché benefattori dell'unmanità, o perché destinati a portare un suo messaggio. Parlo dei testimoni del Vangelo.
Dove ha pescato i suoi apostoli? Dove un curato d'Ars, una Angela Medici, un Martin de Porre, un Massimiliano Kolbe?
In tale Dio riposa la speranza dei credenti e particolarmente di coloro che si sentono schiacciati e impotenti nel mondo di oggi, dominato dal consumismo, dalle ingiustizie su vasta scala e dai prepotenti.
Sei tu un contadino, un operaio, un pescatore, una semplice donna di casa, un modesto impiegato? Sei tu povero, conti poco, di famiglia semplice, o un bambino?
Godi perché Dio ha simpatia per te.
Sei invece ricco, hai in mano le sorti del tuo Paese, sei nobile, occupi i ranghi principali della società?
Fatti povero di spirito, semplice, umile perché Dio non stia lontano da te.
Dio ti «guarda» se assomigli a Maria.
Infatti egli «ha guardato l'umiltà della su aserva».


Chiara Lubich



Il presente commento ad un brano tratto dalla liturgia del mese e proposto per informare la vita quotidiana viene tradotto in 84 lingue e idiomi, e raggiunge oltre 14 milioni di persone in tutto il mondo, attraverso stampa, radio, televisione ed internet.

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