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  di Luca Bandirali Sceneggiato abilmente da un autore molto apprezzato come David Mamet e diretto con impersonale distacco da Lee Tamahori, "L'urlo dell'odio" non deluderà gli amanti del cinema americano di genere. L'inospitale Alaska è il set ideale per un film che punta in egual misura sulla suggestione dei luoghi e sulle performance degli attori. La vicenda ha uno sviluppo lineare: a un contenuto antefatto (un miliardario accompagna la moglie, fotomodella, in Alaska per un servizio di moda) segue la tragica avventura (l'aereo su cui viaggiano il miliardario e il fotografo del servizio precipita). Il personaggio interpretato da Anthony Hopkins è ben disegnato ed ha spessore drammatico: la ricchezza e l'erudizione ne fanno un uomo necessariamente isolato ed invidiato. |
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Il confronto con il problema della sopravvivenza tende una serie di trappole psicologiche che solo occasionalmente la regia sa mettere in scena, e in generale si può dire che la macchina da presa catturi solo in parte l'energia che Mamet ha profuso in sede di sceneggiatura. Inoltre il film soffre l'assenza di un antagonista credibile, quello che un imbolsito Alec Baldwin non riesce ad essere. L'URLO DELL'ODIO di Jonathan Mostow USA 1997 Produzione: 20th Century Fox Scritto da: David Mamet Interpreti: Anthony Hopkins, Alec Baldwin, Elle McPherson Musica: Jerry Goldsmith Durata: 117 min. |
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(prime) visioni posto unico incontri ravvicinati amori in corso |
covers credits home |
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18 maggio 1998 |
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