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Breakdown
stella
di Francesca Capobianchi


Raduna ansia l'action-man Kurt Russell all'opera in una nuova sfida, spinge al cinema per vederlo in un nuovo film, caricato da tanta pubblicità (forse perché il debutto del regista è una produzione De Laurentiis). Regala degli spazi immensi, il deserto, le Montagne Rocciose, la solita jeep in panne. Troviamo la solita coppia di americani innamorati e decisi a rifarsi una vita, ma che devono passare l'inferno prima di potersi riabbracciare. E poi soprattutto l'altro grande spettro americano, che non è la tecnica che ci abbandona (Tamahori ci insegna che un ricco americano può sopravvivere anche al bosco con tanto di orso), e neanche lo spazio vuoto e desolante, ma un altro americano. È un autista che si offre di accompagnare la signora a cercare aiuto, ma che poi la rapirà per rubarle tutto ed estorcere denaro al consorte.
Ed ecco la trappola: un tema interessantissimo, maneggiato anche con discreto talento, ma non con altrettanta vita.


Il film fugge via in pochissimo tempo esibendo solo una serie di scene che già conosciamo: il tranquillo borghese trasformato quasi in ladro, e poi in Rambo, poi in automobilista folle, con una spettacolarità degna di nota. Sicuramente sì: le sequenze finali fanno stare in tensione sulla poltrona, seppur in pochissimo tempo riusciamo ad avvertire il panico e lo spaesamento. Ma manca sempre qualcosa, che forse è l'autonomia del regista, che forse è più personalità, manca una alternativa forte al solito tema della provincia che cova orrendi segreti, e dei provinciali come degli 007 pronti a catturare il pollo di turno.
L'idea di un cittadino vittima di complotti magistralmente "giocati" ce l'ha resa impeccabile Fincher; lo stallo ad una qualunque cittadina persa nel nulla dell'America è di "U Turn", ma è anche di Clint Eastwood; il road movie ha detto tutto sulle macchine e gli inseguimenti possibili (ed è inevitabile pensare a "Duel" in più di una sequenza). Non so forse se avesse spinto più sull'acceleratore, se avesse osato di più con questa materia, se magari avesse giocato trasversalmente con i piani possibili (western, thriller, azione, dramma psicologico), probabilmente avrebbe suscitato anche più interesse dopo la visione per un film che, invece, scivola via lasciando appunto un fastidioso senso di vuoto.


BREAKDOWN
di Jonathan Mostow
USA 1997


Produzione: Paramount Pictures
Scritto da: Jonathan Mostow, Sam Montgomery
Interpreti: Kurt Russell
Musica: Richard Marvin, Basil Poledouris
Durata: 95 min.


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18 maggio 1998

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