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 di Luca Bandirali Il business ha bisogno di oscuri mestieranti come Jonathan Mostow, regista e sceneggiatore di "Breakdown". Alla catena di montaggio del cinema commerciale lavorano tanti Mostow, piccoli uomini senza qualità che premono tasti prestabiliti in attesa della definitiva automazione del processo creativo, uomini invisibili che sorvegliano l'azione costante di macchine silenziose cui à demandato il compito di produrre immagini mute. In "Breakdown" non c'è un minuto di cinema. C'è una coppia che viaggia su una strada provinciale americana, ed incappa in una banda di rapitori piuttosto maldestri. La donna viene prelevata con l'inganno, e al povero marito non resta che dannarsi l'anima per ritrovarla. Ci riuscirà, alla fine, senza che le peripezie affrontate incidano minimamente sulla staticità irritante della rappresentazione. Non ci sono accelerazioni, né climax: tutto scorre placidamente nella direzione più ovvia, |
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e la calma piatta della narrazione è perfettamente assecondata da una fotografia anonima. Non succede quasi nulla che valga la pena ricordare, in questo film: magari uno stridere di freni sull'asfalto infuocato del Texas, o lo stanco caracollare del povero Kurt Russell, eroe inesistente fiaccato da mille di queste avventure balorde. BREAKDOWN di Jonathan Mostow USA 1997 Produzione: Paramount Pictures Scritto da: Jonathan Mostow, Sam Montgomery Interpreti: Kurt Russell Musica: Richard Marvin, Basil Poledouris Durata: 95 min. |
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(prime) visioni posto unico incontri ravvicinati amori in corso |
covers credits home |
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18 maggio 1998 |
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