Dal tramonto all'alba
 
di Valentino Faticanti
Dopo una rapina, due fratelli si dirigono verso la frontiera messicana, prendendo come ostaggio un ex-predicatore e i suoi due figli. La sosta notturna al TITTY TWISTER, locale per camionisti nel bel mezzo del deserto, gli sarà (quasi) fatale...

Ecco un ottimo anti-depressivo per tutti gli spettatori intristiti dalle ultime proposte viste in sala. La pellicola del già apprezzato regista di DESPERADO è un vero tormento per il cinefilo colto e serioso, quindi un vero piacere per gli occhi di tutti gli altri.
Sarà pure l'ennesima sceneggiatura uscita fuori dal cassetto di Tarantino, ma ciò che colpisce di più è la sua delirante struttura narrativa, ovvero il corto circuito dei più classici generi cinematografici inserito in una specie di videogioco che va oltre l'estetica del clip e ci conduce verso un crescendo finale all'insegna del gore-splatter più sfrenato.

La coppia d'oro della Miramax si diverte (e noi con loro), citando tutto il citabile, cambiando
|
|
continuamente registro e, soprattutto, non curandosi minimamente di intellettualismi d'autore e rivestendo il tutto di un'irresistibile patina di "bad taste" di jacksoniana memoria.
La velocità è la chiave delle progressioni fantasmagoriche, in un montaggio serrato e preciso ritmato da un sonoro esplosivo: non può non venire in mente "NATURAL BORN KILLERS" di Stone, o meglio, quello che sarebbe stato se si fosse seguita l'idea e la sceneggiatura originale di Tarantino...
Forse è un semplice divertimento, ma ci piacerebbe vedere più spesso (mescolati nello stesso film) grande creatività, umorismo sfrenato e smisurato amore per il cinema.

DAL TRAMONTO ALL'ALBA
di Robert Rodriguez
USA 1996
Regia: Robert Rodriguez
Storia: Robert Kurtzman
Sceneggiatura: Quentin Tarantino
Fotografia: Guillermo Navarro
Musica: Graeme Revell
Interpreti: George Clooney, Quentin Tarantino, Juliette Lewis
Durata: 108 min.
|