Opera di gusto neoclassico raffigurante Cerere, dea dei campi e dell'agricoltura,
che simboleggia il risanamento della plaga malarica di Terracina a seguito
dei lavori di bonifica, eseguiti durante il pontificato di Pio Vi.
Sul fronte della fontana, sotto la statua di Cerece è rappresentata, in un
intrigo di piante e serpenti, la palude, mentre ai lati due figure
allegoriche raffiguranti Fauno (protettore delle campagne) versano l'acqua nelle
vasche laterali. Opera fortemente evocativa di gusto neopagano, rispondente ai
canoni della migliore tradizione neoclassica.