L'ORGOGLIO DI ESSERE CIVES DELLA PROVINCIA PONTINA
Le immagini che prorompono, nemerose, da queste pagine dedicate alla
Scultura Monumentale della Provincia di Latina mi sono apparse - accanto
alle schede biografiche ai alcuni Artisti - come prove testimoniali dell'orgoglio
di Massimiliano Vittori e di Alberto Serarcangeli, e dei tanti che vi hanno
collaborato egregiamente coordinati dal Vice Presidente dell'Amministrazione
Provinciale di Latina, Romano Saurini.
E questo orgoglio sembra generarsi soprattutto dalla coscienza di essere
cives residenti in una Provincia di appena sessantatre anni.
Di qui - forse - la tensione a ricercare, conoscere ed analizzare i
segni scultorei e/o decorativi che la società è venuta
delineando negli ultimi centocinquant'anni per i nostri Comuni (antichi
e nuovi).
La presenza più ricorrente risulterà quella di monumenti
ai Caduti delle due guerre mondiali, talora volutamente cancellata, e tra
gli Artisti chiamati a ricordare il sacrificio dei soldati torna il nome
di Duilio Cambellotti. Caro al cittadino di Latina ma conosciuto ed apprezzato
anche da chi vive altrove.
E' quanro accade per il nostro Domenico Purificato e per Umberto Mastroianni,
scomparso nel febbraio di questo 1998.
Fra i dati, poi, che questo lavoro mette a disposizione del lettore
emergono quelli relativi a Francesco Nagni, lo scultore che propone
a Sabaudia la sua vittoria in marcia cosi come Ferruccio Ferrazzi fa con
il suo mosaico.
I nostri comuni sono tutti presenti, poichè ad ognuno di essi
si è rivolta l'attenzione del ricercatore e la memoria attenta dell'appassionato:
le fontane di Cisterna e di Norma, le sculture di S. Francesco in Gaeta
e le numerose epigrafi rintracciate affiancano i monumenti ai Caduti e
la ricchezza di testimonianze per il Capoluogo.
Molte sono le opere presentate e buona parte ne è stata datata
ed attribuita: merito non piccolo per questo volume edito dall'Amministrazione
provinciale; così come ritengo di dover sottolineare che tra gli
Artisti figurano diversi nomi di personaggi che vivono ed operano nella
nostra Provincia. Ed il mio augurio è che nel futuro dei nostri
centri urbani cresca la presenza di opere scultoree commissionate ed eseguite
per scandire spazi dove vivere una feconda quanto perenne pace.
Conoscere e dare testimonianza dei tanti luoghi abituali del nostro
vivere quotidiano è utile alla riflessione e alla conoscenza; non
è un caso che l'uomo abbia voluto con il monumento richiamare l'attenzione
dei propri simili e dei posteri.
Eppure questo vivere un po' frenetico ci sta via via allontanando da
quelle essenziali pause della riflessione, ed è un fatto grave a
cui non possiamo mostrare assuefazione perché la disattenzione porta
all'oblio e l'oblio alla perdita di consistenza di noi stessi e della società.
Ecco perchè scuotere con pubblicazioni come queste i sentimenti
assopiti del nostro vivere quotidiano restituendo la funzione giusta al
monumento, quasi luogo deputato alla memoria e alla riflessione di se stessi,
è un grande obiettivo. L'esservi riusciti è un grande
risultato.
Dr. Giuseppe Procaccini
Prefetto di Latina