La scultura raffigura un gruppo di cavalli nell'atto di abbeverarsi; fu modellata
da Cambellotti in creta intorno al 1912 ed in seguito realizzata in gesso; "L'idea
è tutta nell'aver pensato questo blocco al centro di una grande vasca, in
modo che i cavalli sembrano veramente bere" (D. Cambellotti). Nei propositi dell'autore
il gruppo monumentale doveva essere eseguito, in via definitiva, in pietra Trachite
di Viterbo, ma per difficoltà di ordine economico la cosa sfumò. E' una delle
opere che esprime meglio il proposito cambellottiano di "raccogliere una forma
attorno ad un pensiero". Francesco Sapori nella rensione alla 90° esposizione
degli Amatori e Cultori, suggerì di collocare la scultura nella città di Pomezia;
"Ovviamente Sapori alludeva a Pomezia Italica, la città che nei primi anni Venti gli
uomini del Banco di Roma intendevano fondare nel bacino di Piscinara ma
che solo nel 1932 sarebbe stata realizzata col nome di Littoria" (L. Ployer).
L'architetto Oriolo Frezzotti, come risulta da un suo progetto,
avrebbe voluto collocarla nella piazza centrale del Comune di
Pontinia. Nel 1984, in occasione del 50° anniversario della Provincia di Latina,
la Regione Lazio donò l'attuale bronzo, fuso dal gesso originale presso la
fonderia Flaminia di Roma, al Comune di Latina. L'originale in gesso è
conservato presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma.