La fontana è costituita da un doppio sistema di vasche, sormontate da un fascio di spighe, che simboleggia la redenzione dell'Agro e la vittoria della Bonifica sulla palude; anche in questa opera è forte la presenza di un intento simbolico, legato all'immagine sacra del fascio (stilizzato ed arcaico), raffigurazione millenaria del diritto e in questo caso anche della rinascita dell'Agro pontino, bagnato dall'acqua (non più stagnante), elemento che assume "la doppia valenza di memoria nella trasformazione del territorio e monumento essa stessa" (P. Cefaly); il marmo è dono della città di vasto, mentre la vasca fu offerta da Asti. Nel dopoguerra le due asce ai lati del fascio di spighe furono scalpellinate. L'iscrizione sottostante il fascio di spighe recita: "Questa fontana dedica Asti antica a Littoria giovane nel segno fecondo dell'aratro e della spada".