Giuseppe Romagnoli

Scultore e medaglista, nato a Bologna il 14 dicembre 1872. Compie i suoi studi presso il Collegio Artistico Venturoli di Bologna, avendo come insegnanti il pittore Luigi Serra, lo scultore Enrico Barbieri, il decoratore Alfredo Tartarini. Terminati gli studi ottiene il pensionato artistico "Angiolini” nel quadriennio 1892-96. Nel 1897 esordisce partecipando alla Il Biennale veneziana con l'opera "Ex natura ars", che viene premiata; per la medesima statua ottiene a Parigi la medaglia d'argento. Giuseppe Romagnoli partecipò assiduamente alle Esposizioni Biennali d'arte della città di Venezia; alla V Biennale (1903) fu presente con le opere "Terra mater”, bronzo acquistato dalla Galleria veneziana, "Busto di donna" (marmo) e "La vita" (vaso in bronzo) ; alla VI Biennale (1905) espose il ritratto in gesso della "Contessa Bianconcini Nunziante di Mignano", una "Testa di donna" in marmo e il bronzo "Sfinge"; alla VII Biennale (1907) espone il bronzo "Giovinezza"; nello stesso anno esegue un medaglione in bronzo raffigurante "Giuseppe Mazzini" nel 1908 Scolpisce un grande bassorilievo in travertino intitolato "Gloria" per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma; viene premiato a Monaco con una medaglia d'oro per l'opera "Giovine zza". All'VIII Biennale (1909) partecipa con una statua intitolata "Meditazione"; realizza per la famiglia Guizzardi un monumento in marmo e sempre nel corso di quell'anno vince il concorso per la direzione e l'insegnamento della modellazione nella Scuola per l'Arte della Medaglia e si trasferisce a Roma. Giuseppe Romagnoli nei primi anni della sua attività artistica fu molto suggestionato dalla scultura antica, soprattutto dai modi dei quattrocentisti e dal Bernini; successivamente, facendo proprio l'insegnamento del Barbieri, ripropose un verismo di stampo umanitario, assolutamente in linea con i tempi, fino ad approdare nel corso degli anni Trenta a quella corrente artistica più generalmente conosciuta come Novecento italiano. Nel campo della medaglistica devono essere ricordate le straordinarie medaglie eseguite per l'Istituto Internazionale d'Agricoltura, per il "Bimillenario di Virgilio", per la "Mostra Augustea della Romanità", per il "Ventennale della Rivoluzione Fascista", per l'Inaugurazione" del Comune e della Provincia di Littoria e del Comune di Sabaudia. Il Romagnoli ha dedicato la sua attività quasi esclusivamente alla medaglistica. Sono suoi pressoché tutti i modelli per le monete del Regno d'Italia (dal 1918), dell'Impero (dal 1936) e della Repubblica Italiana. E' morto a Roma nel 1966.