L'importante bronzo del San Michele Arcangelo è certamente uno dei lavori più felici dei Crocetti; l'opera risente delle suggestioni metafisiche mutuate dallo studio e dalla conoscenza di Piero della Francesca, vero e proprio riferimento stilistico del '900. San Michele protettore delle milizie celesti e, in questo caso, della Milizia Volontaria. Santo patrono della città di Aprilia, appare raffigurato secondo l'iconografia tradizionale, che lo vuole armato di spada con la testa del drago recisa. Alla base, in rilievo sui lati, compaiono narrazioni della bonifica integale (scene di aratura, seminagione, Annunciazione della nascita di Aprilia). Nel 1991 è stato restaurato con la supervisione dell'autore che ha voluto lasciare i fori delle schegge come testimonianza storica.