Una tribù che balla. Poi, la cena. O...la colazione?!?
La febbre del sabato sera
Dallo struscio in Corso della Repubblica alle notti in discoteca
Che fai stasera? E' la domanda che ricorre spesso tra i ragazzi in città quando, il fine settimana, sale quella strana sensazione a metà strada tra l'ansia dei preparativi per un appuntamento da non perdere e la certezza che domani, all'alba, sarà presto tutto finito. Ricorda vagamente quell'atmosfera di effimera felicità che Leopardi descriveva nel suo 'Sabato del villaggio'.
In effetti, ad una certa ora dopo cena per le vie del centro sembra avvenire una strana metamorfosi che in una grande città non noteresti mai, una prerogativa questa della provincia italiana. Le commesse dei negozi hanno già abbassato le saracinesche, lo struscio pre-serale si avvia al termine; qualche gruppo di amici si attarda ancora per decidere se optare per una pizza al taglio o la piè costosa cena in ristorante. Le strade tra poco saranno deserte, ma non ci vorrà molto a rianimarle tra un paio d'ore.
Le coppie di fidanzatini se ne stanno al caldo delle loro auto o in un bar a sorseggiare un caffé. Il solito spaccone fa l'ennesimo giro della piazza con la sua belva nella speranza che qualche pupa l'abbia notato: d'estate questa specie di Richard Gere all'italiana fa molti più proseliti.
Chi non è riuscito a procurarsi l'invito per l'ingresso in discoteca deve accontentarsi della sola riduzione, ma il drink incluso è meglio di niente. Un'altra specie che ha fatto la sua apparizione negli ultimi tempi un po' in tutte le città italiane (metropoli incluse, anche se il primato resta ancora dei piccoli centri) e che si è riprodotta ad un ritmo impressionante è quella dei patiti per gli ultimi ritrovati della tecnologia, facilmente riconoscibili da quello che un tempo era un'ambito status-symbol, il telefonino.
Quello miniaturizzato e dotato di funzioni che nemmeno un esperto di elettronica non saprebbe che farsene è quello che fa tendenza, anche se costa quanto uno stipendio.
Sorprendiamo dei ragazzi all'uscita da una popolare discoteca della città: hanno i visi un po' stanchi, per alcuni di loro domani sarà ancora giornata di lavoro. C'è Claudia che tra qualche ora deve aprire il bar in centro e per questo stasera non voleva neanche uscire, se non fosse stato per le insistenze degli amici; e c'è Andrea che domani gli tocca lo straordinario al negozio per l'apertura domenicale. Marco invece potrà farsi la sua bella dormita domenicale, dopo una settimana di duro lavoro in officina, ma non prima di aver percorso dieci Km fino al borgo, dove ha casa. I più fortunati, che si fanno tra l'altro accompagnare fino al portone, sono Fabio e Luisa, quest'ultima sorella di Claudia: il primo può prendersela relativamente comoda, visto che domani l'aspetta un 'meeting' di lavoro ad orario imprecisato mentre l'altra è ancora sotto le coperte quando la sorella uscirà di casa.
La serata in discoteca è trascorsa tranquilla: parafrasando una nota canzone di Ligabue, cantore dei giovani della sana provincia italiana, c'è qualcuno che ha rimorchiato e qualcun altro che ha bevuto di troppo, ma nel complesso tutti si sono divertiti. Resta da decidere l'epilogo alla serata: cappuccino e cornetto caldo!